mercoledì 21 giugno 2017

Ko(LOVE)valam

Kovalam e Kanyakumari
24-28 maggio

Nota iniziale: 
Tutto quello che é in rete é pubblico. 
Ho deciso di scrivere questo pezzo molto molto molto personale perché credo che sia responsabilità di ognuno di noi combattere per rendere il mondo migliore. E per me é migliore solo nell'amore con la A maiuscola. 
Quello che può finire e cambiare ma mai fare del male!

Finalmente raggiungo Gabriel, quel ragazzo così tranquillo e interessante che avevo incontrato a Thottada e chi mi aveva lasciato la sensazione di volerne sapere di più di lui.

Il viaggio in treno é assolutamente devastante. Uno dei peggiori degli ultimi tempi, complici il caldo assurdo e la simpatica misoginia degli uomini che condividono con me lo scomparto.
Gabriel non ha più la sim indiana, le nostre conversazioni avvengono via mail e solo quando lui ha il wifi. Spero che abbia capito quando e dove arrivo, ma eccolo lì venuto a prendermi in stazione degli autobus. Ha stampato in volto uno splendido sorriso, il sorriso di chi mi aspettava ed é veramente felice di vedermi.
Ha prenotato una camera per me nella sua stessa guesthouse, bella, pulita, grande e gestita da un uomo che é un pezzo di pane dal cuore grande.
La cittadina é surreale, tutto sta chiudendo perché a breve arriveranno i monsoni. Siamo noi due superstiti e qualche famiglia indiana.
Tutto ciò rende l'atmosfera perfetta, rilassata senza il caos e la baraonda tipica dei boulevard marini in alta stagione che né io, né lui amiamo.
Trascorriamo le giornate a fare il bagno e chiacchierare, tanto, di tutto, di ogni cosa.  Il tempo mi sembra essersi fermato. I secondi sono ore, i giorni mesi, il passato e il futuro si mescolano, non so più dove sono.

Quanto tempo serve per innamorarsi?
A volte basta un battito di ciglia, a volte un respiro, a volte una sola parola.
L'amore é un sentimento meraviglioso. Io credo sia l'unica vera energia che muove il mondo.
Tutto é amore.
Tutto nasce e finisce nell'amore e questo é infinito, enterno, ma mutevole come lo sono le stagioni.
Vivere nell'amore significa vivere nelle sue leggi.
Esso é come l'acqua di Kovalam: inarrestabile, profondo, imprevedibile, pericoloso, avvolgente. Impossibile catturarlo con le mani.
Va lasciato libero di scorrere e di manifestarsi, senza se e senza ma, senza domandarsi perché proprio ora, perché proprio qui. Pronta o non pronta, felice o meno i monsoni arrivano quando vogliono loro.
Non credo in un unico amore e se ci pensate bene amiamo ogni membro della nostra famiglia, gli amici speciali, i figli, magari la patria, sicuramente la pizza e pure il cane! Credo nella possibilità che il nostro cuore sia creato per seguire la principale caratteristica di infinito dell'amore, siamo progettati per amare ed espandere questo sentimento.
Amiamo senza ritegno perché nell'amore vero di male non ce n'è. L'amore che nasce non dal desiderio di colmare i nostri bisogni o nascondere le nostre debolezze, non quello che ci spinge a voler cambiare e modellare qualcuno come più piace a noi, sai per incastrarsi meglio, non quello che ci porta a voler possedere e stringere nella gelosia dell'ego.
No quello non é amore.
Amiamo per condividere e spargere ovunque l'amore che é in noi.
Per l'ennesima volta nella vita, senza paura lo ammetto: mi sono innamorata.
L'india aveva ancora un regalo da farmi, nelle mie ultime settimane qui. Inaspettato e prezioso.
Mi ha fatto innamorare perdutamente di lei e di Gabriel.
Noi due ci salutiamo a Kanyakumari, il punto più a sud dell'India, più giù di qua insieme non si può andare.
Ora si può solo risalire.
Ora si può solo volare.


Vola solo chi osa farlo.

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