Inizia con grande sofferenza. Ma la sofferenza fa parte della vita ed è solo facendo esperienze, che ci portano verso le nostre paure e i nostri limiti, che possiamo crescere. Ma che fatica crescere, non per nulla Peter Pan è volato sull'isola che non c'è!
Parto per questo viaggio senza grandi aspettative, anzi quasi arrabbiata con esso.
Io volevo tornare in India e andare in Myanmar.
Perché non ho cambiato biglietti?
Forse non tutti sanno che sono su questo infinito (quasi 12h) volo per Los Angeles senza esserne propriamente consapevole e per cause strane della vita.
Avevo comperato un biglietto con questa compagnia con cui sarei dovuta tornare in Italia a settembre 2017. Fine giugno cambio idea e decido di tornare prima per seguire il cuore.
Il biglietto rimane. Peccato non usarlo. Io fremo per ripartire. La soluzione è cambiarlo!
Sempre per amore decido di seguire i suoi desideri, perché no, andare assieme in America sarebbe stato meraviglioso.
Ecco, ora sono seduta da sola su questo aereo diretto negli States che, come dire, non riflettono proprio la mia idea di società basata sul rispetto, la decrescita fiscale e l'armonia con l'ambiente, non proprio convintissima. Penso a chi mi ha lasciata e a chi lascio io a casa.
Ieri ho guardanto un film dolcino "Vi presento Christopher Robin" la storia di come è nato il libro di Winnie the Pooh. La tata ad un certo punto dice "Dobbiamo sempre fare le cose che amiamo con chi amiamo perché non si può mai sapere."
Sola però non è assieme.
In aggiunta ho avuto una partenza da cardiopalma dovendo acquistare un volo di uscita dagli USA (scordatevi il Messico grazie a Trump) 30 min prima dell'imbarco altrimenti non mi avrebbero lasciata partire. Chiudo gli occhi per non vedere il costo e durante questo clamoroso momento di confusione, beh credo di aver scelto bene: il 22 si vola a Guatemala City!
Sento davvero un buco nello stomaco, ma è la consapevolezza di partire verso qualcosa di completamente sconosciuto e non pianificato.
Ma una parte di me adora questa sensazione.
Avete presente quando siete appena montati su una giostra di Gardaland, magari una di qulle nuone e mai provate? Avete presente quel nanosecondo in cui tutta quella eccitazione che vi pompava durante la coda passa e vi domandate che cazzo ci fate lì?
Bene dopo di che siete legati, inscenare un attacco di panico parrebbe da psicopatici e non vi resta che farvela sotto per un secondo e ...
Pronti, partenza, via! Perché la giostra parte anche se non eri propriamente pronto.
Io non credo di esserlo, credo di aver paura e di non essere convinta ma so che scenderò dicendo "ancoraaaaaa"!
Mi abbraccio e faccio un bel respiro!
Atterro fra 2 ore
Parto per questo viaggio senza grandi aspettative, anzi quasi arrabbiata con esso.
Io volevo tornare in India e andare in Myanmar.
Perché non ho cambiato biglietti?
Forse non tutti sanno che sono su questo infinito (quasi 12h) volo per Los Angeles senza esserne propriamente consapevole e per cause strane della vita.
Avevo comperato un biglietto con questa compagnia con cui sarei dovuta tornare in Italia a settembre 2017. Fine giugno cambio idea e decido di tornare prima per seguire il cuore.
Il biglietto rimane. Peccato non usarlo. Io fremo per ripartire. La soluzione è cambiarlo!
Sempre per amore decido di seguire i suoi desideri, perché no, andare assieme in America sarebbe stato meraviglioso.
Ecco, ora sono seduta da sola su questo aereo diretto negli States che, come dire, non riflettono proprio la mia idea di società basata sul rispetto, la decrescita fiscale e l'armonia con l'ambiente, non proprio convintissima. Penso a chi mi ha lasciata e a chi lascio io a casa.
Ieri ho guardanto un film dolcino "Vi presento Christopher Robin" la storia di come è nato il libro di Winnie the Pooh. La tata ad un certo punto dice "Dobbiamo sempre fare le cose che amiamo con chi amiamo perché non si può mai sapere."
Sola però non è assieme.
In aggiunta ho avuto una partenza da cardiopalma dovendo acquistare un volo di uscita dagli USA (scordatevi il Messico grazie a Trump) 30 min prima dell'imbarco altrimenti non mi avrebbero lasciata partire. Chiudo gli occhi per non vedere il costo e durante questo clamoroso momento di confusione, beh credo di aver scelto bene: il 22 si vola a Guatemala City!
Sento davvero un buco nello stomaco, ma è la consapevolezza di partire verso qualcosa di completamente sconosciuto e non pianificato.
Ma una parte di me adora questa sensazione.
Avete presente quando siete appena montati su una giostra di Gardaland, magari una di qulle nuone e mai provate? Avete presente quel nanosecondo in cui tutta quella eccitazione che vi pompava durante la coda passa e vi domandate che cazzo ci fate lì?
Bene dopo di che siete legati, inscenare un attacco di panico parrebbe da psicopatici e non vi resta che farvela sotto per un secondo e ...
Pronti, partenza, via! Perché la giostra parte anche se non eri propriamente pronto.
Io non credo di esserlo, credo di aver paura e di non essere convinta ma so che scenderò dicendo "ancoraaaaaa"!
Mi abbraccio e faccio un bel respiro!
Atterro fra 2 ore