La prima volta li ho visti a Mandvi, nord del Gujarat. Erano indiani, anche loro in vacanza.
Le donne tutte coperte, la maggioranza in saree, timide in piedi sulla spiaggia.
Gli uomini si dividono in: quelli con camicia, jeans e scarpe chiuse, in piedi anche loro vicino alle donne, e quelli in mutande più coraggiosi che si lanciano nelle onde basse, dove ancora l'acqua tocca le ginocchia.
Stanno sempre in piedi. Ore in piedi. Gruppi di 3-10 indianini in piedi in spiaggia.
Ogni tanto qualche intrepida entra con i piedi, si bagna un pezzo di vestito e ride. Sono bellissime da vedere, la gioia e i colori delle stoffe al sole! Tante famiglie non viaggiano, per soldi o anche solo per abitudine e magari è la prima volta che vedono il mare.
Li ho rivisti a Dwarka: stesse cricche in standing ovation per le onde! Ore nello stesso metro quadro. La contemplazione dell'oceano. Ore per davvero.
Ad un certo punto però c'è stato il colpo di scena inaspettato! Dopo che tutti gli uomini si erano spruzzati per bene, ho visto un gruppo di donne che pian piano, titubanti si avvicinano alla battigia. Vedo che pestolano, ridacchiando scappano dalle micro ondine che le bagnano i vestiti. Le perdo di vista un attimo, quando giro di nuovo lo sguardo sono bagnate fino alle ginocchia. Qualcuna spruzza. Qualcuna ride. Una sembra pensare 'vabbé fottemene ormai son mezza bagnata' e detto ciò con un tonfo si siede schizzando le altre. Da lì il delirio di donne più o meno giovani che sguazzano felici come non mai nell'acqua alta un metro. La cosa incredibile è che, a festa finita, avevano ancora i saree perfettamente avvolti!
I misteri.
In Gujarat la spiaggia è casta e pura. Niente costumi da bagno per le donne, me compresa che mi adatto a fare il bagno vestita.
Ora sono a Goa ed il clima è decisamente diverso. Ci sono baretti, ristorantini sulla spiaggia, lettini, venditori di cocco, occhiali e ragazze che fanno i tattoo con l'henné. Si incontrano parecchi occidentali, molti dei quali arrivati qui direttamente dall'aereoporto e, giustamente, si vivono la spiaggia all'europea: mini bikini, sdraio e bagni di sole. La popolazione autoctona qui è abituata, per fortuna niente mascelle fratturate dallo stupore di vedere una femmina scoperta, anche se i raggi x li passano ugualmente a tutte!
Quindi ok, per noi Goa sembra una normale spiaggia, ma è comunque ancora pieno di indiani in vacanza e le loro buffe dinamiche non cambiano! Sono a centinaia in piedi in spiaggia.
È uno spettacolo incredibile, sembrano i fenicotteri che cercano pazienti i pesciolini nella laguna. La grande differenza è che ci sono molti giovani maschietti che, a differenza del casto Gujarat, si lanciano tra le onde. Sempre ovviamente a pochi metri dalla riva, quasi nessuno sa nuotare. Finito il bagno si rimettono in piedi ad asciugare o si siedono fradici su una seggiola e iniziano a bere birra e mangiare.
Per me restano incredibili.
Vedere gli indiani al mare è davvero meraviglioso!
Le donne tutte coperte, la maggioranza in saree, timide in piedi sulla spiaggia.
Gli uomini si dividono in: quelli con camicia, jeans e scarpe chiuse, in piedi anche loro vicino alle donne, e quelli in mutande più coraggiosi che si lanciano nelle onde basse, dove ancora l'acqua tocca le ginocchia.
Stanno sempre in piedi. Ore in piedi. Gruppi di 3-10 indianini in piedi in spiaggia.
Ogni tanto qualche intrepida entra con i piedi, si bagna un pezzo di vestito e ride. Sono bellissime da vedere, la gioia e i colori delle stoffe al sole! Tante famiglie non viaggiano, per soldi o anche solo per abitudine e magari è la prima volta che vedono il mare.
Li ho rivisti a Dwarka: stesse cricche in standing ovation per le onde! Ore nello stesso metro quadro. La contemplazione dell'oceano. Ore per davvero.
Ad un certo punto però c'è stato il colpo di scena inaspettato! Dopo che tutti gli uomini si erano spruzzati per bene, ho visto un gruppo di donne che pian piano, titubanti si avvicinano alla battigia. Vedo che pestolano, ridacchiando scappano dalle micro ondine che le bagnano i vestiti. Le perdo di vista un attimo, quando giro di nuovo lo sguardo sono bagnate fino alle ginocchia. Qualcuna spruzza. Qualcuna ride. Una sembra pensare 'vabbé fottemene ormai son mezza bagnata' e detto ciò con un tonfo si siede schizzando le altre. Da lì il delirio di donne più o meno giovani che sguazzano felici come non mai nell'acqua alta un metro. La cosa incredibile è che, a festa finita, avevano ancora i saree perfettamente avvolti!
I misteri.
In Gujarat la spiaggia è casta e pura. Niente costumi da bagno per le donne, me compresa che mi adatto a fare il bagno vestita.
Ora sono a Goa ed il clima è decisamente diverso. Ci sono baretti, ristorantini sulla spiaggia, lettini, venditori di cocco, occhiali e ragazze che fanno i tattoo con l'henné. Si incontrano parecchi occidentali, molti dei quali arrivati qui direttamente dall'aereoporto e, giustamente, si vivono la spiaggia all'europea: mini bikini, sdraio e bagni di sole. La popolazione autoctona qui è abituata, per fortuna niente mascelle fratturate dallo stupore di vedere una femmina scoperta, anche se i raggi x li passano ugualmente a tutte!
Quindi ok, per noi Goa sembra una normale spiaggia, ma è comunque ancora pieno di indiani in vacanza e le loro buffe dinamiche non cambiano! Sono a centinaia in piedi in spiaggia.
È uno spettacolo incredibile, sembrano i fenicotteri che cercano pazienti i pesciolini nella laguna. La grande differenza è che ci sono molti giovani maschietti che, a differenza del casto Gujarat, si lanciano tra le onde. Sempre ovviamente a pochi metri dalla riva, quasi nessuno sa nuotare. Finito il bagno si rimettono in piedi ad asciugare o si siedono fradici su una seggiola e iniziano a bere birra e mangiare.
Per me restano incredibili.
Vedere gli indiani al mare è davvero meraviglioso!